Lucky Card Deluxe di Waine Dobson e Alan Wong
LUCKY CARD è stato il gioco principale di Wayne per molti anni e ha trovato il modo di continuare ad eseguirlo fino ad oggi, nonostante la sua paralisi che gli ha fatto perdere l’uso delle sue mani.
Una caratteristica della routine di Wayne è il modo in cui, nel perfezionarla adattandola ad una routine “a mani libere” é riuscito a migliorare la versione originale rendendola più pulita e semplificandone la meccanica in modo che nessuna soluzione sembri possibile proprio perché lo spettatore avrà la sensazione di aver fatto tutto da solo.
Molti artisti si sono ispirati al classico di Dai Vernon, The Trick That Can’t Explained. Wayne ammette di aver studiato questo classico piuttosto tardi nella vita, ma è stato incuriosito dalla sua natura jazz. È una routine che richiede che l’esecutore sia molto esperto nella magia delle carte, dal momento che deve essere in grado di portare gestire l’effetto in modi differenti in base alle disposizione delle carte. Questo ovviamente non avrebbe potuto funzionare per Wayne ed è anche il motivo per cui molti artisti la trovino scoraggiante.
Partendo da questo presupposto Wayne ha fatto evolvere la sua personale routine “Lucky Card” pubblicandola alcuni anni fa. Recentemente ha desiderato un dispositivo per rendere la rivelazione finale della previsione più scenografica e appariscente. Quindi, in collaborazione con Alan Wong, ha sviluppato Lucky Card Deluxe.
Sebbene sia stato progettato appositamente per la routine della carta fortunata di Wayne, Lucky Card Deluxe aggiunge classe ed eleganza alla rivelazione di qualsiasi effetto di carta di tipo predittivo o di coincidenza, poiché risulterà sigillata in modo sicuro all’interno del telaio trasparente.
Per la prima volta, Wayne descrive la sua routine in quattro fasi che culmina con la carta fortunata: basterà con un mazzo di carte e la cornice e sei pronto per eseguire questo bellissimo numero. Alla domanda su quale dei suoi effetti sia il preferito, Wayne risponde enigmaticamente: “Ho sempre creduto che il mio effetto migliore fosse il prossimo. Ma di tutto il mio materiale prodotto, sceglierei la carta fortunata come routine di carte a mani libere: adoro farlo. “